Nine Marks of a Healthy Church (Nove segni caratteristici di una chiesa sana)

9Marks

Dever challenges the church to be a corporate display of God’s glory by issuing a clarion call for biblical fidelity in an age of increasing pragmatism.

What makes for a healthy church? A large congregation? Plentiful parking? Vibrant music?

You may have read books on this topic before – but not like this one. This new expanded edition of Nine Marks of a Healthy Church is not an instruction manual for church growth. It is a pastor’s recommendation of how to assess the health of your church using nine crucial qualities that are neglected by many of today’s churches.

Whether you’re a church leader or an involved member of your congregation, you can help cultivate these elements in your church, bringing it new life and health for God’s glory.

This book was made possible in partnership with Alpha & Omega and Associazione Evangelica.

Mark Dever esamina almeno i principali tra i segni caratteristici di una chiesa sana. Nell’epoca in cui l’unica eresia rimasta è affermare l’esistenza del concetto stesso di eresia, c’è ancora posto per riflessioni che piuttosto che includere intendono distinguere e piuttosto che amalgamare elementi eterogenei sono volti ad evidenziare le inconciliabili differenze?

«Cristo ha promesso che avrebbe edificato la sua chiesa e che essa avrebbe trionfato sui nemici di Dio (Matteo 16:18). Nel cielo, Cristo è lodato perché, essendo stato immolato, col suo sangue, «ha acquistato a Dio gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione» (Apocalisse 5:9). Tuttavia, in duemila anni di storia del cristianesimo, molte volte è stato necessario definire e precisare cosa sia “la chiesa” e la controversia non si è ancora conclusa.

All’inizio del ventunesimo secolo, dopo gli ultimi 150 anni di storia che hanno prodotto una inaudita frammentazione e la proliferazione di denominazioni, gruppi e movimenti cristiani, la necessità di precisare ulteriormente da cosa sia caratterizzata una chiesa che possa legittimamente continuare a chiamarsi cristiana, si avverte ancora di più.

Il libro del pastore Dever non ha nulla del pragmatismo delle “ricette” del “come fare per…”, ma si inserisce sul filone della “teologia del discernimento” inaugurato da Jonathan Edwards con un immortale sermone sui Segni caratteristici di un’opera dello Spirito di Dio, ed ulteriormente elaborato nel suo capolavoro: I sentimenti religiosi […] e ci aiuta ad applicare alla chiesa locale i medesimi principî che Edwards individuò ed applicò all’esperienza religiosa del singolo credente».